Appello per la protezione del ceto medio
No all’imbroglio dell’imposizione delle imprese!
La RI imprese III, sulla quale voteremo il 12 febbraio, è complicata: tratta di imposta sull’utile con deduzione degli interessi, patent box, step-up e incentivazione dell’input. Si tratta di complessi trucchi fiscali comprensibili solo da un pugno di consulenti fiscali e avvocati d’affari. Ed è tutto voluto: noi cittadini non dobbiamo capire che a beneficiarne saranno solo pochi gruppi aziendali, mentre a pagare il conto saremo noi.
Un’altra fregatura miliardaria per il ceto medio? La RI imprese II era già una fregatura! Persino il Tribunale federale ha stabilito che nella votazione del 2008 la popolazione era stata ingannata. Già allora non erano stati correttamente indicati i costi della riforma. Prima della votazione il Consiglio federale parlava di 900 milioni, in realtà la cifra è stata un multiplo di quanto disposto. Un no alla RI imprese III evita una nuova disfatta e incarica il Parlamento di presentare una riforma equilibrata. Le proposte sono sul tavolo e siamo ancora in tempo.
Tagli ai servizi a carico del ceto medio? Pochi gruppi e i loro azionisti faranno i miliardi grazie alla RI imprese III. I costi sono incalcolabili: certamente 2,7 miliardi – 1,3 per la Confederazione e perlomeno altrettanti per Cantoni e Comuni. Ma potrebbero essere molti di più! Le conseguenze: tagli ai servizi, ad esempio alla formazione, che colpiranno tutti noi – i «normali» contribuenti, il ceto medio!
Aumenti delle imposte per il ceto medio? La Svizzera è una sede interessante per le imprese che ne apprezzano la buona infrastruttura, la forza lavoro competente e le imposte per le imprese inferiori rispetto ad altri Paesi. Se ora queste imposte vengono nuovamente e massicciamente ridotte per tutte le imprese, a beneficiarne non sono le nostre PMI bensì i gruppi internazionali e le società holding. E a compensare questi ammanchi sarà una volta di più il ceto medio, con tagli ai servizi e aumenti di tasse e imposte.
Sì, firmo l’appello per la protezione del ceto medio e dico No alla RI imprese III! Non voglio che pochi gruppi guadagnino miliardi grazie a nuovi trucchi fiscali e a pagare il conto saremo per l’ennesima volta noi, con tagli ai servizi e aumenti di imposte e tasse. Con il mio No esorto il Parlamento a mettere in campo immediatamente una riforma migliore e più equilibrata!